Un tempo medicina e filosofia erano strettamente collegate; la prima era rivolta a curare il corpo, la seconda si occupava dell'anima. Questo ponte si è spezzato, tanto che oggi a fatica riusciamo a capire e a dire cos'è veramente la salute umana. Le parole che usiamo (terapia, cura, farmaco, ecc.) hanno perduto il loro primo significato che le riferiva primariamente alla persona. Ci presenta questa attesa riflessione Umberto Curi, noto filosofo e saggista, che a questi temi ha dedicato un suo recentissimo libro "Le parole della cura. Medicina e filosofia" con cui illumina efficacemente un percorso che pare oggi interrotto. È questa una riflessione che ci fa anche meglio conoscere il patrimonio di valori e di esperienze dell'Ospedale San Lazzaro dei Mendicanti e dei Ss.Giovanni e Paolo e della Scuola Grande di San Marco, giacimenti di una memoria per una cura data con saggezza e tecnica.
L'incontro è previsto per il giorno:
Giovedì 9 Novembre 2017 ore 17.00 Scuola Grande di San Marco
Umberto Curi ha dato un'anticipazione dei temi che tratteremo con l'intervista radiofonica alla trasmissione Fahrenheit di Radio Rai:
Al centro della riflessione sono le parole della cura, vale a dire alcuni termini chiave – medicina, terapia, farmaco, chirurgia – capaci di delineare nel loro insieme l’ambito, la natura, gli strumenti e le finalità di quella che convenzionalmente viene definita scienza medica. Nell’esplorazione di questo territorio, si risale più volte alle origini storico-concettuali della medicina, affondando anche nel repertorio mitologico, letterario e filosofico del mondo classico. Con la convinzione che, a differenza di ciò che si potrebbe superficialmente pensare, la storia della medicina non può essere paragonata a un album contenente l’illustrazione delle invenzioni più celebri. Al contrario, un primo passo per superare una concezione banalmente positivistica della medicina può essere compiuto da un lato valorizzandone il percorso storico, i successi e le sconfitte, e dall’altro misurandosi senza censure con le grandi questioni soggiacenti alle “parole” che ne definiscono il campo.